martedì 19 agosto 2008

Gli stranieri non pagano le multe: città in rosso

Milano - Questi turisti hanno troppa fretta di godersi le bellezze dello Stivale, e non ci pensano su due volte ad abbandonare la propria auto un po’ come viene: in rigoroso divieto di sosta, in doppia-tripla fila, a cavallo dei marciapiedi, sulle strisce gialle e blu. Poi c’è il lavoratore d’oltralpe in servizio a Milano o a Roma, che puntualmente «dimentica» le quattro ruote prese a noleggio sugli attraversamenti zebrati e continua pure a circolare indisturbato su corsie preferenziali, zone a traffico limitato e isole pedonali. E chi alza il gomito. Insomma una pacchia, per europei ed extracomunitari, mettersi alla guida di una macchina con targa straniera. A meno che non sia beccato in flagranza a trasgredire il codice della strada - caso in cui è previsto il pagamento immediato del minimo della sanzione ovvero, in alternativa, una «cauzione» o una cifra pari alla metà della sanzione massima, pena il fermo amministrativo del veicolo - lo straniero può star (quasi) certo di rimanere impunito. E tornarsene tranquillamente in patria con i verbali dei vigili sul cruscotto, a mo’ di souvenir d’Italie.
Continua ...
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