mercoledì 27 agosto 2008

Quei "quartieri" genetici che ci salvano la vita

ROMA - Ci sono segreti nei patrimoni genetici dei piccoli mondi delle comunità più isolate d'Italia che, se svelati, possono rivelare la strada per combattere alcune delle malattie più comuni, ma allo stesso tempo più difficili da debellare. È per questo motivo che in questi anni è in atto una ricerca senza precedenti per decifrare i loro Dna. La conoscenza delle caratteristiche genetiche infatti, potrebbe portare a vere e proprie rivoluzioni farmacologiche e a conferma di ciò i primi risultati stanno già arrivando. L'ultimo esempio giunge dallo studio del Dna degli abitanti del Parco del Cilento e del Vallo di Diano, che ha permesso di scoprire alcuni geni responsabili dell'ipertensione. Le comunità verso cui si punta tale ricerca, sono chiamate "isolati genetici" e hanno come caratteristica quella di vivere da lungo tempo in alcune valli alpine o in alcuni entroterra totalmente isolate da altre comunità. Ve ne sono in Sardegna, in alcune zone del Cilento, in Puglia, in Friuli Venezia Giulia e in Sicilia. Tali gruppi di popolazione sono stati originati da poche coppie fondatrici e sono vissuti per secoli in isolamento, tale da possedere un'ottima omogeneità genetica. In popolazioni con tali caratteristiche è molto più semplice, rispetto a popolazioni più complesse (dove varie caratteristiche genetiche si sono sovrapposte) identificare i geni delle malattie più comuni, come, ad esempio, la schizofrenia, la sclerosi multipla, il diabete o l'ipertensione.
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http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/scienza_e_tecnologia/paradisi-genetica/paradisi-genetica/paradisi-genetica.html

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