venerdì 5 settembre 2008

Aumenti Tim-Vodafone. Autorita' inefficaci, al cittadino non rimane che farsi giustizia da solo

Si preannuncia il solito delirio che avra' come vittima, come spesso accade, i consumatori. Agcom e Antitrust nei giorni scorsi avevano avviato 'indagini' per verificare se gli aumenti comunicati tramite sms dai gestori mobili Tim-Telecom Italia e Vodafone fossero regolari. Avevamo auspicato un intervento chiarificatore dalle due autorita' prima che i rincari diventassero effettivi (9 settembre Tim, 1 ottobre Vodafone). [1]Invece, nulla. Dall'Antitrust al momento nessun provvedimento di sospensione temporanea, di alcun genere. L'Agcom, invece, lo scorso 3 settembre "ha diffidato i due operatori ad adottare tutte le misure necessarie per assicurare agli utenti un’informativa trasparente e il riconoscimento del diritto di recesso senza penali, nel rispetto di quanto previsto dal codice delle comunicazioni elettroniche". Di tutto cio' non c'e' traccia, al momento. Considerando che martedi' prossimo scatteranno le rimodulazioni di Tim, c'e' poco da sperare che intervengano novita' chiarificatrici. Certo le istruttorie di Antitrust e Agcom andranno avanti e magari tra qualche mese arriveranno le solite sanzioni che faranno il solletico ai bilanci dei due gestori, che controllano insieme oltre il 70% del mercato della telefonia mobile. Non possiamo che ri-constatare, purtroppo, l'inefficacia del sistema delle autorita' di controllo, che non fornendo elementi di chiarezza in tempi congrui lascera' ai cittadini una solo arma: farsi giustizia da soli, seguendo le indicazioni messe a disposizione sul nostro sito: raccomandata, Corecom e poi giudice di pace http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=177181

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