venerdì 5 settembre 2008

La Cia ha lavorato per creare il pericolo atomico terrorista

Mentre si discute, sui principali media mondiali della risposta sovietica allo scudo antimissile Usa in Europa orientale e sulle nuove minacce della Nord Corea, mentre si attendono gli sviluppi del pericolo nucleare iraniano - è passata del tutto inosservata, soprattutto da parte dei media italiani, una singolare vicenda che meriterebbe veramente un serio approfondimento, in quanto rivela un ruolo davvero sorprendente della Cia nella costruzione del potenziale atomico di Paesi come Libia, Iran, Pakistan e Malesia. Il New York Times del 24 agosto dedica infatti un ampio servizio alla storia di un ingegnere svizzero, Friedrich Tinner, esperto nella tecnologia del vuoto, fondamentale per la costruzione delle centrifughe atomiche degli impianti nucleari, da alcuni anni sotto inchiesta, insieme ai figli Marc ed Urs, da parte della magistratura elvetica. Apprendiamo infatti che l'ingegnere svizzero, fin dalla metà degli anni Settanta, ha lavorato insieme al celeberrimo dott. Kahn, considerato dalla stampa mondiale, dopo l'11 settembre, l'esperto nucleare della rete di Al Qaeda. L'attività di Friedrich Tinner, nel corso degli anni, avrebbe per l'appunto spaziato dal Pakistan alla Malesia, dalla Libia all'Iran, senza dare luogo alla minima attenzione, così sembra, da parte dell'antiterrorismo occidentale.Leggendo l'interessante servizio, cominciamo a comprenderne la ragione: risulta infatti che, almeno a partire dal 2000 (ma su questa data ovviamente i dubbi sono più che legittimi), Urs Tinner, figlio dell'ingegnere, sarebbe stato reclutato, con stipula di un regolare contratto, dalla Cia. Successivamente anche il padre e il fratello Marc sarebbero entrati nell'affare, rivelatosi assai redditizio dato che la Cia avrebbe elargito complessivamente ai tre, nel corso degli anni, qualcosa come 10 milioni di dollari.
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http://www.disinformazione.it/cia_pericolo_atomico.htm

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