mercoledì 29 ottobre 2008

Prove di "resistenza" sotto Palazzo Madama. I collettivi universitari lanciano appello per il 14 novembre

Da Nord a Sud tutti compatti. Questa riforma non può partire così com’è stata concepita. Gli studenti, il personale scolastico, insegnanti, genitori sotto bandiere diverse o anche senza alcuna bandiera, continuano a mobilitarsi nei modi e nelle forma più varie. Varie, colorate, fantasiose e al tempo stesso pacifiche. Il loro “no” è un modo per chiedere più partecipazione, per prendere la parola e proporre alternative ad una proposta di legge che è invece piovuta dall’alto senza cercare in alcun modo una forma di dialogo con i diretti interessati, se non in maniera tardiva e fittizia, come più volte denunciato dalle diverse organizzazioni studentesche. Ed è proprio a partire da oggi che il decreto è in esame presso il Senato in attesa che venga approvato nella giornata di domani. Di fronte a Palazzo Madama, stazionano da stamattina ragazzi provenienti dalle diverse scuole romane. Cortei sono partiti da ogni zona della città fino a contarne sette, tutti con lo stesso intento: far capire che anche se il decreto alla fine dovesse passare, loro non si fermeranno. A stazionare davanti al Senato una folla di ragazzi provenienti dai licei e dalle università romane, a loro si dovrebbero aggiungere, in queste ore, i ragazzi dei collettivi universitari della Sapienza organizzati in corteo e sul tardi anche la delegazione dei Cobas. Nonostante le condizioni climatiche non proprio favorevoli il proposito è quello di presidiare Palazzo Madama fino al voto di domani, quindi un’intera notte, anche sotto la pioggia, per ribadire un principio fondamentale: il sapere non può essere privatizzato.
LEGGI TUTTO SU:
http://www.articolo21.info/7574/notizia/prove-di-resistenza-sotto-palazzo.html

Nessun commento:

Posta un commento