mercoledì 29 ottobre 2008

Pubblicità che va, pubblicità che viene. E l’Autorità se ne occupa? di Roberto Zaccaria

Una cosa simile è accaduta nel 2001, ma quella volta senza sollecitazioni apparenti. Berlusconi vince le elezioni ed un numero importante di investitori pubblicitari sposta gli investimenti da Rai a Mediaset. Cifre rilevanti, aziende notissime. Nessuna illiceità certamente, ma un messaggio chiaro di “cortesia”. La Guzzanti ha dato nomi e cifre in un programma su Raitre, poi censurato. Questa volta c’è un’esortazione evidente, a quanto risulta da un articolo non smentito apparso sul Corriere della sera; l’esortazione fatta ad una cena di imprenditori è quella di non investire risorse sulla Rai colpevole di fare programmi sgraditi Se il fatto fosse vero sarebbe gravissimo. Un invito di questo genere avrebbe l’effetto contemporaneo di “punire” la Rai e di “premiare” Mediaset. Non chiamiamolo più conflitto di interessi ma qualcosa del genere E’ giusto chiedere un intervento delle Autorità di garanzia. E’ indispensabile “osservare” con attenzione il mercato, perché fatti di questo genere non passano certo inosservati agli addetti ai lavori. E a proposito di Autorità di garanzia e di vigilanza sarei curioso di sapere se un’altra denuncia di Ilaria Sacchettoni, sempre sul Corriere della sera, di qualche giorno addietro è stata notata dall’Autorità. Per comodità ne ripeto il testo: “Perplessità redazionali per l’intervista del capo del politico Andrea Montanari a Bruno Vespa, realizzata in occasione del suo ultimo libro (di Vespa, non di Montanari). Due cose non sono piaciute ai redattori: la collocazione del servizio, un pezzo chiuso andato in onda a metà di un tiggì sulla crisi mondiale e il volume visibile durante l’intervista.Come è noto, ogni autunno, il conduttore di “porta a porta” consegna in libreria un suo elaborato e i telegiornali, in automatico, nedanno conto, sovente, in coda alla cronaca. Quest’anno però, il trattamento è parso insolitamente lussoso. Se fosse pubblicità non si dovrebbe almeno scrivere, come fa Striscia la notizia, “messaggio promozionale”? Un altro interrogativo rivolto all’Autorità. Si potrebbe quasi dire: pubblicità che va, pubblicità che viene. Oppure: le denunce del “Corriere” non contano? Perchè la Rai non si difende? - di Domenico D'Amati / STA PREPARANDO L'ASSALTO FINALE...- di Giuseppe Giulietti
http://www.articolo21.info/7566/notizia/pubblicita-che-va-pubblicita-che.html

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