venerdì 31 ottobre 2008

Scuola e pessimismo: gli autogol di Berlusconi

Da Venezia a Milano, dai feriti di Bologna, a Firenze, al milione per le strade di Roma, giù giù fino a Lipari (avete presente dov’è Lipari?) gli studenti sono in rivolta contro il decreto Gelmini sulla scuola, divenuto legge. Il ministero della pubblica istruzione che fornisce cifre molto più basse di quelle offerte dai sindacati afferma che allo sciopero generale ha partecipato il 57.1 per cento dei dipendenti del mondo scolastico. Sempre secondo il ministero su 452.105 dipendenti tenuti al servizio, 258.152 hanno scioperato. Cifre impressionanti, proteste che stanno bloccando il normale e quotidiano svolgimento della vita made in Italy (andare al lavoro, andare a scuola, riuscire a prendere un treno, servirsi di un autobus, attraversare la città in auto o in taxi, insomma tutto quello che volete) dal profondo Nord al profondo Sud. Davanti a questo sconquasso che chissà quando finirà cosa dice il premier Berlusconi? Stando alle agenzie di stampa dice questo: “Vedo una sinistra scandalosa che ha la capacità di rovesciare il vero e dire il contrario della verità”. Il Cavaliere e il ministro Gelmini dicono, ad esempio, che questo decreto è un buon decreto e riporterà serietà nella scuola italiana. La sinistra e gli studenti che manifestano (e non sono tutti di sinistra) affermano al contrario che questo decreto è un gran pastrocchio e che prevede quasi esclusivamente tagli. Tagli ai finanziamenti, tagli al personale, tagli alle ore di lezione. Chissà dove sta la verità, perché a leggere a destra e a sinistra, ad ascoltare a destra e a sinistra, a seguire dibattiti e siti internet, ognuno ha in tasca una propria verità e (in molti casi) idee molto confuse su quello che veramente prevede il decreto. Una cosa però è certa: che Berlusconi dicendo quello che dice, riconosce alla sinistra una fortissima capacità di far passare un messaggio “falso” (per il premier). Quella capacità che evidentemente non ha il Pdl, quella cioè di inculcare nella mente di genitori, studenti e insegnanti, il messaggio che il premier ritiene quello giusto. A questo punto viene spontaneo chiedersi come mai il partito del premier, forte di tutti i consensi ottenuti alle elezioni, non sia capace di far intendere alla gente le sue ragioni. Oppure il messaggio del centrodestra passa ma evidentemente, secondo la gente, non è così “giusto” come lo ritengono il premier e la Gelmini.
Leggi tutto:
http://club.quotidianonet.ilsole24ore.com/?q=node/5040

Nessun commento:

Posta un commento