Comincia a prendere forma la squadra di governo del neo presidente americano Barack Obama. Fra le tante voci una nomina è ufficiale: il capo di gabinetto della Casa Bianca sarà Rahm Emanuel. Quarantotto anni, di Chicago, amico di lunga data del presidente, strenuo difensore dei diritti delle minoranze. Proviene da una famiglia ebraica, ma non solo: il padre, pediatra, è nato a Gerusalemme, ha passaporto israeliano ed ha militato in gioventù in una organizzazione ebraica ultranazionalista prima di emigrare negli Stati Uniti. La notizia ha fatto scalpore sulla maggiore stampa israeliana. Il quotidiano Maariv ha titolato: "Il nostro uomo alla Casa Bianca". Haaretz ha addirittura riportato che Rahm Emanuel avrebbe prestato servizio nel 1997, seppur per un breve periodo, nell'esercito di Tel Aviv. Infine la versione on-line di Yedioth Ahronot riporta che fonti vicine ad Emanuel hanno riferito che il neo capo di gabinetto americano è convinto che Obama sia "filo-israeliano" altrimenti "non avrebbe mai preso in considerazione l'incarico". Emanuel è considerato il numero 4 del partito democratico ed era in predicato di diventare speaker della Camera prima di questa nomina. Era già stato consigliere di Clinton nel periodo 1993-98 e viene considerato l'artefice, quale presidente del comitato elettorale dei democratici, della grande vittoria, due anni fa, del suo partito alla Camera quando ottenne la maggioranza.
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