mercoledì 31 dicembre 2008

Auguriamo sogni d'oro ai governi arabi

Il numero dei martiri palestinesi continua a salire. I feriti muoiono perchè o non vengono soccorsi in tempo o all'ospedale non ci sono mezzi per salvare loro la vita. In queste ultime settimane ce lo siamo chiesti tante volte. Dove sono gli arabi. Qualcuno forse li ha visti parlare e difendere il sangue dei palestinesi indifesi? Noi li abbiamo visti mentre brindavano con il presidente Bush e mentre facevano foto ricordo fianco a fianco con Olmert. La scorsa settimana poi alcuni occhi indiscreti li hanno visti stringere la mano agli assassini israeliani lasciando libero il campo agli assassini. Bambini palestinesi giaciono nel loro sangue innocenti, le madri gridano la morte dei figli, bambini piangono sopra il corpo senza vita delle madri e tra i leader arabi c'è un burattino tanto bravo come Hosni Mubarak che chissa perchè all'improvviso si preoccupa per la divergenza tra i palestinesi.Più spocchioso che mai, ha scritto l'Arabmonitor, Hosni Mubarak ha affermato che l'Egitto non aprirà il passaggio a Rafah "per non rendere più profonda la divisione tra i palestinesi" sino quando il controllo del valico non verrà assunto dall'Autorità nazionale palestinese, alludendo ad Abu Mazen il cui mandato presidenziale tra dieci giorni si esaurisce, e dagli osservatori dell'Ue. Mubarak ha ripetuto di aver sollecitato Israele ad arrestare "l'aggressione", come se la richiesta bastasse. Gli altri leader? Probabilmente, se avranno voglia di lasciare i propri palazzi d'oro potranno riunirsi venerdì per 'esaminare' la questione. Ma è davvero un grande errore illuderci e pensare che da quella loro riunione uscirà una soluzione concreta per salvare la vita dei palestinesi. No. Si parlerà sicuramente di come tacere ancora senza sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica. Non è un caso che un politico europeo filo-occidentale come Franco Frattini parla della necessità del sostegno ai Paesi arabi moderati, Egitto in testa, che sperano nella distruzione di Hamas. Leggi tutto:
http://italian.irib.ir/index.php?option=com_content&task=view&id=5283&Itemid=22

Nessun commento:

Posta un commento