giovedì 4 dicembre 2008

De Magistris, Napolitano chiede atti. Pg Catanzaro blocca sequestro documenti

Indagati sette magistrati salernitani. Il capo dello Stato: ''Vicenda senza precedenti, gravi implicazioni di carattere istituzionale''. Berlusconi: ''Cose che non dovrebbero avvenire''. Di Pietro: ''Riserve su modi e toni usati dal presidente della Repubblica''. Al ministro della Giustizia Alfano e al pg della Cassazione i documenti sulle intercettazioni a Mastella. Mancino dopo le indiscrezioni su un suo possibile coinvolgimento nell'inchiesta di Salerno: ''Se screditato lascio''. E precisa: ''Non fui io a chiamare Saladino ma un mio collaboratore''
Roma, 4 dic. (Adnkronos/Ign) - Nuovi sviluppi sulla vicenda delle perquisizioni ordinate dalla procura di Salerno negli uffici della procura di Catanzaro in merito al caso De Magistris.Oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha richiesto al procuratore generale di Salerno, Lucio Di Pietro, "la urgente trasmissione di ogni notizia e, ove possibile, di ogni atto utile a meglio conoscere una vicenda senza precedenti, che, prescindendo da qualsiasi profilo di merito, presenta aspetti di eccezionalità con rilevanti, gravi implicazioni di carattere istituzionale, primo tra tutti quello di determinare la paralisi della funzione processuale". "La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno - si legge nella nota del Quirinale firmata dal segretario generale della presidenza della Repubblica Donato Marra - ha effettuato ieri perquisizioni e sequestri nei confronti di magistrati e uffici della Procura Generale presso la Corte di appello di Catanzaro e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di quella città. Tali atti di indagine, anche per le forme e modalità di esecuzione, hanno avuto vasta eco sugli organi di informazione, suscitando inquietanti interrogativi. Inoltre - conclude la nota -, in una lettera diretta al capo dello Stato, il procuratore generale di Catanzaro ha sollevato vive preoccupazioni per l'intervenuto sequestro degli atti del procedimento cosiddetto 'Why Not' pendente dinanzi a quell'ufficio, che ne ha provocato la interruzione".
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http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.2781878922

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