Dalle 7 del mattino ora locale, le 5 in Italia, i seggi si sono aperti in quattordici delle diciotto province irachene per le elezioni amministrative, che sono considerate cruciali come test della capacita' del governo di Baghdad di garantire in proprio la sicurezza, e piu' in generale un futuro politico al Paese. Un test che si e' subito confermato arduo da superare: a Tikrit, la citta' natale del defunto ex dittatore Saddam Hussein situata un centinaio di chilometri a nord della capitale, almeno quattro granate di mortaio si sono infatti abbattute al suolo nei pressi dei seggi, dove gli elettori erano gia' in fila per votare. Lo hanno riferito fonti di polizia. In tutto l'Iraq comunque la gente si e' recata alle urne tra barricate di filo spinato e plotoni di agenti armati fino ai denti. Le operazioni elettorali proseguiranno fino alle 17 irachene, le 15 italiane. Nei giorni precedenti la consultazione, la prima nel Paese dal 2005, non meno di cinque candidati erano caduti sotto i colpi di miliziani decisi a intimidire la popolazione; uccisi anche due attacchini che stavano affiggendo manifesti di propaganda per le provinciali. Capillari i controlli sui votanti, affidati a migliaia tra soldati e poliziotti delle unita' speciali: perquisizioni e ispezioni personali con l'intento di intercettare eventuali kamikaze, cani anti-esplosivo, in alcuni casi anche metal-detector.
Continua ...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Tikrit-(Iraq)-08:30/3528478/7
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