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Gb, sciopero anti-italiani: nuova patata bollente per Brown
Roma, 31 gen. (Apcom) - Altro che idraulico polacco: a far paura ai lavoratori inglesi in tempo di crisi bastano i metalmeccanici italiani. E così l'arrivo di circa trecento lavoratori specializzati della Irem, gruppo di Siracusa, per terminare un lavoro in una raffineria Total del Lincolnshire, in tre giorni ha fatto esplodere proteste a catena nel Regno (dal Galles alla Scozia, dall'Inghilterra al Nord Irlanda) sotto gli occhi sbalorditi dell'Europa tutta e della Commissione europea. A North Killingholme, North Lincolnshire, la raffineria della Total "Lindsey Oil" è stata il fulcro delle proteste. Dal 1968 è fra i principali fornitori di lavoro della zona. Ha uno staff permanente di circa 500 persone ma molte migliaia di più possono essere impiegate via ditte locali per lavori di manutenzione e di costruzione. Questa volta, si tratta di una commessa per l'ampliamento di un impianto di raffinazione di diesel. L'appalto fu vinto dal gruppo metalmeccanico californiano Jacobs nel giugno del 2006, specifica oggi la Bbc. Data di fine lavori, il 2009. Poco prima del Natale 2008, la Jacobs ha deciso di affidare il completamento alla siracusana Irem: anche qui in seguito a una gara d'appalto cui hanno partecipato 5 ditte inglesi e altre 2 europee. La Irem è un'impresa ad alta specializzazione con filiali in vari paesi; "uno dei fiori all'occhiello del sistema metalmeccanico italiano" secondo Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia. "Ci hanno chiamato perchè abbiamo il Know-how" ha ribadito il vicepresidente di Irem, Giovanni Musso. Perché erano gli unici in grado di finire in fretta. "Avevano problemi con questo progetto che dura da anni. Abbiamo fatto una gara - precisa - e l'abbiamo vinta secondo le norme internazionali".
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http://www.apcom.net/newseconomia/20090131_050809_12ae8b0_55319.shtml
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