Palermo. L'assessore regionale siciliano, (Udc), titolare dei Beni culturali, risulta indagato per voto di scambio dalla procura di Palermo. In un'intercettazione, secondo quanto riporta il "Giornale di Sicilia", due uomini considerati vicini al boss palermitano, Salvatore Genova, avrebbero fatto riferimento alla compravendita di voti al prezzo di 50 euro ciascuno. Nel corso della conversazione, uno dei due avrebbe anche chiamato Antinoro. L'assessore dice di non aver ricevuto niente: "Sono stupito - aggiunge - esterrefatto. E comunque sereno e tranquillo". I voti comprati sarebbero da sei a ottomila e riguarderebbero le elezioni regionali della primavera 2008, con un esborso valutato tra 30 e 40 mila euro. Antinoro ottenne circa 30 mila voti, duemila in meno rispetto alle elezioni di due anni prima, quando fu il più votato. L'inchiesta dei carabinieri, svolta nell'ambito dell' operazione antimafia denominata Perseo, è coordinata dal pm Gaetano Paci. Per ragioni analoghe nei mesi scorsi sono stati indagati altri due parlamentari regionali: Riccardo Savona (Udc) e Alessandro Arico (Pdl). Anche loro hanno respinto le accuse.
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/13302/48/
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