mercoledì 25 febbraio 2009

Intercettazioni: pronti ad essere giornalisti obiettori di coscienza

Una sala gremita quella della Federazione Nazionale della Stampa. E compatta!. Editori e giornalisti non passano certo un periodo idilliaco con il contratto fermo da anni, ma se tocchi la loro autonomia e il diritto a informare, si ritrovano e fanno fronte comune contro il Lodo Alfano 2. Per capirci, quello sulle intercettazioni, anche se è sbagliato chiamarlo così. Se quella legge fortemente voluta dal Premier passerà, addio diritto di cronaca, addio possibilità di poter raccontare all'opinione pubblica alcuni fatti essenziali per la stessa sicurezza (fisica, finanziaria, politica) del nostro Paese e dei suoi cittadini. Se la legge passasse - afferma il portavoce di articolo 21 Giuseppe Giulietti - tutti insieme dovremo decidere se rispettare il giuramento professionale o fare gli obiettori di coscienza. Violare la legge per continuare a raccontare la verità.Articolo 21, così, si prepara a lanciare la campagna "Giornalisti obiettori di coscienza", e su Facebook il gruppo è stato lanciato. E' un dato di fatto. Come i medici che hanno deciso di non denunciare gli immigrati senza permesso di soggiorno, noi giornalisti dobbiamo scegliere se violare il primo principio della professione, quello di raccontare la verità, diffondere quelle notizie che possono permettere ai cittadini di essere informati fino in fondo su vicende che li coinvolgono direttamente, oppure se tradire quel principio e tradire noi stessi.
Continua ...
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/13308/48/

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