«In Italia per fortuna abbiamo una Costituzione, teniamocela stretta». Dopo le polemiche sulla riforma della Carta Berlusconi sposa la linea del presidente della Repubblica. «Penso anche io "teniamocela stretta" e condivido al cento per cento le parole di Napolitano» dice il premier, che, però, spara a zero sull'opposizione. «Questa- dice- è l’ulteriore prova della spudoratezza di questa sinistra che ha cambiato interi capitoli della Costituzione solo con i suoi voti, tra l’altro una modifica fatta male e con solo 4 voti di vantaggio». Il presidente del Consiglio ribadisce che «è una menzogna assoluta e totale della sinistra che io abbia attaccato la Costituzione, sono loro che l’hanno fatto e considerano ogni modifica della Carta un sacrilegio: io ho detto che la Costituzione si può anche cambiare quando c’è la generale volontà di farlo». L'ultima stoccata è alla manifestazione della Cgil che ha portato in piazza 700mila lavoratori. «Noi siamo il governo- incalza Berlusconi- che fa la politica dei fatti. Mentre la sinistra va in piazza, noi lavoriamo. L’opposizione distorce la realtà, riempie le piazze e neppure ci riesce, mentre noi governiamo».
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