domenica 8 febbraio 2009

Sexy scandalo a Wall Street squillo pagate dalle banche

ROMA - Contro il logorio della vita moderna, non c'era niente di meglio che spassarsela un'ora con prostitute vestite da capi italiani, colte e soprattutto stellari, nel fisico. E che importa se il tariffario di queste imperdibili accompagnatrici segnava fino a 2.000 dollari per sessanta minuti di perdizione. Super manager, banchieri e avvocati scaricavano sulle loro aziende - dice ora una "diretta testimone" - il costo dell'avventura come per un qualsiasi altro benefit. Pagavano, insomma, con la carta di credito aziendale. La notizia, già di per sé gustosa, ha fatto il giro del mondo ieri sera perché clienti affezionati di queste squillo erano manager della Lehman Brothers, banca d'affari stramazzata al suolo nell'America della desertificazione finanziaria. Una "diretta testimone", dunque. Lei si chiama Kristin Davis ed era la regista di questi incontri appassionati. In una intervista alla tv Abc, rilanciata in Italia dal Tg1, Kristin giura di aver messo insieme una lista di 9.800 clienti abituali, tra cui molti nomi noti della finanza. La Abc precisa di non avere prove che i pagamenti avvenissero davvero con le "corporate cards". Insomma: bisogna essere dei polli per usare una carta di credito aziendale in simili occasioni. Ma Kristin ribatte che il gioco si reggeva su fatture mascherate. I manager pagavano finte consulenze informatiche o riparazioni ai tetti un magazzino. Poi chiedevano all'azienda il rimborso dei soldi che intanto finivano a questa organizzazione del piacere. E che soldi, alla fine: un banchiere sarebbe arrivato a spendere 41.600 dollari scegliendo a turno le più belle ragazze in una "scuderia" di cento.
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http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/economia/sexy-scandalo/sexy-scandalo/sexy-scandalo.html

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