venerdì 6 marzo 2009

Armi in cambio di materie prime cosi' Pechino conquista l'Africa - di Federico Rampini

Dal Sudan all´Angola, la rete delle nuove alleanze cinesiHu Jintao ha inaugurato il 2009 con una visita in Senegal, Tanzania, Mali e Mauritius. L'interscambio tra il colosso asiatico e il continente nero è decuplicato negli ultimi 10 anni dal nostro corrispondente.
PECHINO - Per difendere il dittatore del Sudan accusato di crimini di guerra, la Cina mette in campo il suo peso politico ed economico, nonché lo status speciale di membro permanente del Consiglio di sicurezza dell´Onu. Il prezzo d´immagine che Pechino sa di pagare - l´indignazione dell´opinione pubblica occidentale - è poca cosa in confronto ai dividendi di questa operazione.Interessi economici, influenza politica, espansionismo militare: tutta la strategia neo-imperiale della Repubblica Popolare è visibile nella tragedia del Sudan. La Cina compra i due terzi del petrolio del Sudan, in cambio dà generose forniture di armi al regime di Omar al-Bashir. Dal Sudan orientale parte un´oleodotto di 1.500 km che arriva al Mar Rosso, dove una processione costante di superpetroliere cinesi fa la spola con i porti di Hong Kong e Shanghai, i petrolchimici e le fabbriche del Guangdong. Nessuna campagna umanitaria - neppure la minaccia di boicottaggio delle Olimpiadi l´anno scorso - ha incrinato il suo rapporto preferenziale con un prezioso fornitore di energia.
Continua ...
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/13578/48/

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