Washington, 23 apr. - (Adnkronos) - "Per sette anni sono rimasto in silenzio di fronte alle falsita' che magnificavano l'efficacia dei cosiddetti metodi di interrogatorio duro, ma ora che sono stati pubblicati quei memo posso portare alla luce questa storia". Inzia cosi' l'articolo, una sorta di vero e proprio memoriale, pubblicato oggi sul New York Times da Ali Soufan, che tra il 1997 ed il 2005 e' stato agente speciale supervisore dell'Fbi, una carica che lo ha portato ad essere tra i primi ad interrogare, tra il marzo ed il giugno 2002, Abu Zubayadah. Prima cioe' che, nell'agosto di quell'anno, venissero introdotte le famigerate tecniche di interrogatorio duro, compresa la tortura del waterboarding.
http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.3243549021
Nessun commento:
Posta un commento