giovedì 7 maggio 2009

La tristezza del megalomane

Il più amato, il più applaudito, il "magico", costretto a ripetere tante bugie a se stesso per paura che la realtà sia diversa da quella che vuole lui

A Milano, alla fiera del mobile, tutti gli gridavano "Grande, grande" mentre una signora ha cominciato a dire "magico, magico" e tutti in coro "magico, magico". Una cosa imbarazzante, confessa lui sotto tortura a qualcuno che non gli ha chiesto nulla. Al vertice in Polonia nessuno dubbio: "sono stato il più applaudito tra i capi di governo e dell’opposizione". Il tasso di popolarità "è al 75%, sopra Obama che è al 61%". Tutti vedrebbero il panico dell’insicurezza. Fornire cifre ed episodi falsi ed edulcorati pur di confermare e confermarsi quanto è amato, benvoluto. Lui "sostiene finanziariamente" le feste di compleanno, fa i superegali alla moglie a Marrakesh facendola piangere, pensa di comprare la benevolenza di tutti e tutte con i soldi, la sua dannazione. Mentre lui e i suoi corifei montano la polemica sul "fatto che deve rimanere privato", lui prende in contropiede se stesso e va a Porta a Porta. Leggi tutto:
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