sabato 2 maggio 2009

Overbooking aerea. I diritti del passeggero

"Spiacente non abbiamo posti". E' la ferale notizia che un passeggero, munito di regolare biglietto e prenotazione confermata, in questo lungo fine settimana, puo' sentirsi dire in uno degli aeroporti italiani o dell'Unione europea. Si chiamo overbooking (sovraprenotazione) ed e' un sistema che praticamente tutte le compagnie aeree adottano: vendono cioe' piu' biglietti di quanti siano i posti a disposizione. Saltano viaggio e nervi, percio' abbiamo voluto elencare le opzioni alle quali ha diritto il malcapitato turista (1). In caso di overbooking la compagnia aerea deve offrire al passeggero una delle seguenti scelte:
  • * il rimborso del prezzo del biglietto entro 7 giorni in denaro o con buoni di viaggio e/o altri servizi;
  • * il primo volo possibile fino a destinazione;
  • * un volo in data successiva, a scelta del passeggero.
In aggiunta la compagnia aerea deve pagare un risarcimento in contanti pari a:
  • * 250 euro per i voli fino a 1.500 km;
  • * 400 euro per i voli interni alla Ue oltre 1.500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 chilometri;
  • * 600 euro per i voli che non rientrano nei punti precedenti.La compagnia aerea deve inoltre offrire gratuitamente:
  • * due telefonate o fax, telex o e-mail;
  • * pasti o rinfreschi;
  • * il pernottamento in albergo.Il passeggero ha diritto alla differenza di prezzo se viaggia in una classe inferiore a quella prenotata.
Il passeggero non e' tenuto a chiedere i risarcimenti e i servizi elencati perche' devono essere erogati dalla compagnia aerea che deve informare i passeggeri dei loro diritti. (1) Per approfondimenti si veda: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=79897 Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=258308

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