martedì 19 maggio 2009

Perchè i giornali italiani non possono scrivere liberamente?

L’emendamento teso a ripristinare per il periodo 2009-2010 i fondi per l’editoria e’ stato approvato da un Senato pressoche’ unanime. L’emendamento e’ stato sottoscritto, oltre che dai senatori del Pd Lusi e Vita anche dai senatori Butti del Pdl e Mura della Lega e prevede anche l’opportunita’ per le testate di stipulare convenzioni piu’ favorevoli per le spedizioni degli abbonamenti. Il lettore non conta nulla per l’editore di un giornale, contano di più i finanziamenti pubblici (partiti), la pubblicità (Confindustria, ABI, Confcommercio) e i gadget (dvd, fumetti, eccetera). Ma quanti sanno che lo Stato finanzia il Corriere della Sera, rimpolpando gli utili degli azionisti della RCS con elargizioni calcolate, per un solo anno, in 23 milioni di euro? La Mondadori, notoriamente, non ha un quotidiano. Si accontenta, diciamo così, di fare la parte del leone in edicola con i periodici e in libreria con i libri. Come la prendereste se vi dicessero che, solo sotto forma di credito di imposta sulle spese sostenute per l’acquisto della carta in un anno, l’azienda di Silvio Berlusconi è stata da noi sostenuta con un contributo di 10 milioni di euro? E che in un solo anno risulta aver avuto dallo Stato uno sconto, per le spedizioni postali, di quasi 19 milioni di euro? Tutti sappiamo che laddove ci sono finanziamenti elargiti a piene mani, esiste corruzione. In Italia non esistono testate "indipendenti". Se i quotidiani non riescono a far fronte alle spese della carta è anche perchè non vendono come una volta, e se non vendono come una volta significa che sono immondizia già al momento in cui li stampano. Il giornalismo italiano è succube dei loro finanziatori. I giornali sono gli occhi della società civile. I giornali devono denunziare, il popolo deve indignarsi e la magistratura deve sanzionare. In Italia non funziona cosi.
http://www.ilblobber.com/2009/05/perche-i-giornali-italiani-non-possono.html

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