mercoledì 22 luglio 2009

Aids: variazione del dna protegge neonati dalla trasmissione dell'Hiv materno, scoperta italiana

TRIESTE - Basta una piccola variazione nel dna per proteggere i neonati dalla trasmissione del virus HIV dalla madre. Si tratta di quattordici basi in meno - tecnicamente una 'delezione' - in una specifica posizione del Dna. E' l'importante scoperta dei genetisti dell'Irccs materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste, effettuata con i colleghi degli istituti Materno-Infantil di Recife e dell'Universita' di Pernambuco, in Brasile, nell'ambito di studi che hanno per oggetto la trasmissione verticale dell'Aids, cioe' dalla mamma al bambino. La ricerca e' stata pubblicata dalla rivista AIDS. "Abbiamo iniziato questo studio per cercare di capire meglio le dinamiche che consentono al virus di trasmettersi di madre in figlio al momento della nascita - ha spiegato Sergio Crovella, genetista del Burlo Garofolo e responsabile del progetto - L'osservazione diretta di molti casi indica che cio' non accade sempre: in altre parole, madri sieropositive possono dare alla luce figli che, pur essendo stati esposti al contagio, non si infettano e rimangono sieronegativi. La domanda ovvia era: perche'?". La risposta nella recente scoperta: la perdita di un frammento di 32 basi nel gene 'CCR5' (chiamata 'delta 32') rende i soggetti resistenti all'infezione.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Aids-variazione-dna-protegge-neonati-trasmissione-dell-Hiv-materno-scoperta-italiana/22-07-2009/1-A_000035436.shtml

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