venerdì 10 luglio 2009

No Global all'Aquila: tensione e 4 fermi, ma poi torna la calma

L'Aquila, 10 lug. (Adnkronos/Ign) - 'Compagni manteniamo la calma, non cadiamo nelle provocazioni di questi servi' è il messaggio che arriva dai megafoni dei camion mentre un consistente gruppo di persone ha raggiunto lo sbarramento di corso Vittorio Emanuele, che conduce al centro storico interdetto alla circolazione e presidiato dalle forze di polizia. Dopo un corteo pacifico dei circa 10mila manifestanti anti-G8 c'è stato qualche momento di tensione quando un gruppo di persone ha tentato di forzare il blocco della polizia.I manifestanti urlano slogan come 'L'Aquila libera' ed 'assassini' all'indirizzo degli agenti in assetto antisommossa schierati a presidio del varco. Una delegazione degli organizzatori del corteo da Paganica all'Aquila contro il G8 si recherà presso gli uffici di polizia del capoluogo abruzzese per chiedere il rilascio di quattro attivisti fermati oggi ad Avezzano dalle forze dell'ordine in servizio di vigilanza, e trattenuti per accertamento. L'annuncio, rivolto con il megafono dagli organizzatori, ha avuto l'effetto di stemperare la tensione che era andata creandosi nella Villa Comunale dell'Aquila, meta finale del corteo. All'incrocio con Corso Vittorio resta un consistente presidio di poliziotti in assetto antisommossa a vigilare uno dei varchi per il centro storico interdetti alla circolazione. In piazza Luigi Rendina restano ora alcune migliaia di manifestanti che continuano ad assieparsi in prossimità dello sbarramento. In precedenza ci sono stati attimi di tensione con un gruppo di manifestanti che sembrava voler sfondare il varco presidiato. Sono volate alcune bottiglie di plastica all'indirizzo dei poliziotti di vigilanza, ma in qualche minuto è tornata a regnare la calma. Passando per Bazzano dove sta sorgendo la New Town voluta dal governo a Bazzano, i manifestanti avevano invece applaudito agli operai impegnati nel cantiere lanciando un invito: 'Venite a marciare con noi'. Solo qualche coro di contestazione alle scelte del governo per la ricostruzione ritmato a gran voce al passaggio dei manifestanti. Tutta l'area del cantiere era presidiata da un nutrito cordone di agenti e carabinieri in assetto antisommossa, e l'entrata della new town in costruzione era sbarrata da cancelli e macchine per il movimento terra.
Continua ...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/?id=3.0.3526485975

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