Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
mercoledì 30 settembre 2009
Usa: 5 miliardi di dollari per la ricerca medica
Maltempo, Calabria: frana una collina. Evacuate decine di persone
Scudo fiscale: anche Berlusconi vota alla Camera
Calabria: rifiuti tossici per costruire scuole, indagato anche l’ex Ministro Ronchi
FISCO: DI PIETRO, NAPOLITANO NON FIRMI NORMA, NON SI RENDA CONNIVENTE
Terremoto devastante a Sumatra "Migliaia i corpi sotto le macerie". A Samoa per lo tsunami 130 morti
SUDAN: AMNESTY, RIFUGIATE DARFUR STUPRATE IN CAMPI CIAD
SCONTRI A BOLOGNA: DENUNCIATI 13 STUDENTI DELL'ONDA
ITALIA - Ex poliziotto affetto da sclerosi multipla: tre mesi per avere la cannabis terapeutica
Annozero, ci sarà la D'Addario. Berlusconi: ''Dandini e Santoro? Portano voti al Pdl''
Il Giornale attacca la Dandini: ''La Rai ficca il naso nel wc del premier''
Roma, 30 set. (Ign) - ''Per farci ridere di più, Serena Dandini ha arricchito con un gabinetto di decenza la scenografia della sua trasmissione, Parla con me. Il water con sciacquone si aggiunge al tradizionale salotto con divano in cui la anchor-woman intervista gli ospiti''. Con il titolo 'La Rai ficca il naso nel wc del premier' il quotidiano 'Il Giornale' apre oggi con un articolo sulla ''nuova impresa della sinistra tv'' con riferimento alla trasmissione della Dandini (ieri sera la prima puntata della stagione) ed in particolare alla 'fiction' satirica Lost in Wc in cui si ironizza sulla vicenda delle escort invitate a palazzo Grazioli. ''In sostanza - si legge - una presa per i fondelli del capo del governo''. Nel mirino del quotidiano diretto da Vittorio Feltri ''la satira di Raitre finanziata dagli abbonati''. L'articolo ripercorre vicende personali e professionali fino all'annunciata partecipazione della conduttrice alla marcia per la libertà di stampa di sabato prossimo. ''Per la prestazione di questa stagione - è l'affondo del quotidiano -, Dandini guadagnerà, stando a un’inchiesta, 710mila euro. La signora, che oggi ha 55 anni, è da quasi trenta alla Rai, pagata da due generazioni di utenti che probabilmente neanche la sopportano''. ''Il solo periodo in cui non l’hanno sovvenzionata è stata quando il Cav l’ha remunerata di tasca sua assumendola a Mediaset'', prosegue Il Giornale. Ma ''come successe con Santoro, se ne andò via presto per tornare con l'unica azienda che le consente di dare sfogo al suo sinistrismo, guadagnando a palate: la Rai del canone''. I numeri, però, al momento premiano la trasmissione della Dandini che ieri sera è stata la più vista della seconda serata: un ottimo esordio di stagione con 1 milione 734mila telespettatori, pari al 13.69 di share.
Terremoto devastante a Sumatra, "Migliaia i corpi sotto le macerie". A Samoa per lo Tsunami 130 morti
martedì 29 settembre 2009
ACQUA: PRESTIGIACOMO FIRMA RESTITUZIONE CANONE DEPURAZIONE NON DOVUTO
TERREMOTO: ACERBO (RIFONDAZIONE), BASTA CON L'IPNOSI DI MASSA
Ho una trentina di cause. E non riesco ad avere una polizza per le spese legali - di Milena Gabanelli
Anm, Brunetta non sa di cosa parla - Organizzazione della giustizia e' compito del governo
Tumori: morta ragazza dopo vaccino - In Gb: avviata indagine per accertare cause decesso, autopsia
Moro, e l’insostenibile leggerezza di Kossiga
- 1° ragazzo: <
> - 2° ragazzo: ad un altro suo coetaneo <<>> ...
GUINEA: 128 I MANIFESTANTI UCCISI DAI SOLDATI
"Ho esagerato, ma era un comizio" - il Cavaliere irritato dal Quirinale
Venezuela/ Scambio di onorificenze tra Chavez e Gheddafi - Dal libico una sella d'argento simbolo della lotta all'Italia
Influenza A: in Italia 1232 casi - Dal 27 luglio al 20 settembre, tasso piu' alto in Emilia Romagna
Scontri in Guinea, 87 i morti - Sale bilancio vittime dei disordini durante corteo a Conakry
BRUNETTA, CSM-ANM TAGLIARE CINGHIA TRASMISSIONE
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1675795731.html
Brunetta: «Alle 14 Procure vuote».
Anm: «Perché avete tagliato i fondi».
Affondo del ministro: «I magistrati lavorano poco, ci vorrebbe un sistema di controllo sulle presenze. Anm mostro nel Csm».
MILANO (28 settembre) - Nella magistratura circola un mostro: l'Anm che con le sue «correnti» contamina il Csm; è urgente quindi tagliare la «cinghia di trasmissione» che collega l'associazione di categoria al Consiglio superiore della magistratura. L'affondo è del ministro Renato Brunetta che in occasione della presentazione del libro si Stefano Livadiotti Magistrati. L'ultracasta, a Milano, ha denunciato quelli che a suo giudizio sono i mali della categoria. Per Brunetta «una serie di passaggi normativi e regolamentari» hanno creato quel mostro che si manifesta sottoforma di correnti nel Csm e che «di fatto decidono gli equilibri all'interno del Consiglio dove si manifesta il mostro, con effetti sulle questioni economiche, disciplinari e di carriera della categoria, che sono determinate per via sindacale. Per risolvere il problema bisogna tagliare questa cinghia di trasmissione». Ma non basta, per il Ministro anche per la magistratura servirebbe un sistema di controllo delle presenze sul lavoro «Il 90% dei problemi della giustizia in Italia sono organizzativi, risolvibili con l'information and communication technology: anche per i magistrati si può pensare a badge, controllo delle presenze, controlli di produttività e controlli dei ritardi», ha infatti osservato. «Se si va in qualsiasi tribunale italiano si trova il caos e dalle 14 non c'è più nessuno, e più il sistema di lavoro è complesso più ha bisogno di organizzazione scientifica, che nella magistratura e nella produzione della giustizia non c'è: il settore è opaco». Presente all'incontro, il vicepresidente dall'Anm, Gioacchino Natoli che con il ministro ha battibeccato: «Alle 14 al Tribunale di Roma non c'è nessuno? Questo succede - ha ribattuto Natoli - perché un suo collega di governo ha tagliato gli stanziamenti per gli straordinari». «Lei dice cose non vere», ha risposto Brunetta. Quindi l'accordo per compiere un giro dei tribunali italiani «a sorpresa» per verificare sul campo la situazione. Le parole del ministro hanno fatto insorgere il Pd: «Brunetta, dopo aver tentato di delegittimare la Pubblica amministrazione, ora allarga le sue provocazioni anche al mondo della Giustizia», ha detto Donatella Ferranti, capogruppo del Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio.
«Il ministro dovrebbe sapere - ha aggiunto - che la legge in base alla quale sono eletti i componenti togati del Csm è stata voluta dall'ultimo governo di centro destra. Quindi, di eventuali storture non può che accusare se stesso e la sua maggioranza».
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=74858&sez=HOME_INITALIA