Malati di Sla che iniziano lo sciopero della fame: come uno che sta a galla a fatica e decide di mettersi addosso una cintura di piombo. Salvatore Usala e Giorgio Pinna sono attaccati alla vita con due tubi: uno serve per respirare e l'altro per alimentarsi. Da mercoledì hanno convinto le rispettive mogli a staccare il secondo: quello che gli infila in corpo un litro e mezzo di sostanze nutritive. Giosi Usala: «È una scelta difficile, ma io devo fare quello che decide mio marito». Famiglie sole in situazioni disperate. Spesso senza aiuti economici o assistenza. Pochi minuti al giorno, se va bene. Un altro malato di Sla ha già deciso di seguirli in questa lotta per chiedere aiuto: Mauro Serra, anche lui sardo come i primi due. E ce sono altri a Roma pronti a far staccare i loro tubi. Sentono di avere diritto a una vita diversa, soprattutto quella che fanno le persone che hanno intorno.
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http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_06/sla-sciopero-fame_d0739b32-cac5-11de-89f9-00144f02aabc.shtml
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