domenica 8 novembre 2009

Marrazzo verso il ritorno alla Rai

Imbarazzo a Viale Mazzini: ha diritto a un posto da conduttore.
ROMA — Ricattato, bersagliato da battute al vetriolo, sparito dalle scene. E adesso scaricato dal Pd e sul punto di dover tornare in viale Mazzini. Con quali imbarazzi, si può immaginare. L'ultimo capitolo della vicenda ruota attorno ai compensi di Piero Marrazzo: l'ex conduttore di Mi manda Raitre può ancora contare su una busta paga che sfiora i diecimila euro al mese sia come presidente, sia come consigliere della Regione Lazio. L'indennità da governatore, annuncia l'avvocato Luca Petrucci, sarà devoluta in beneficenza. Ma la promessa non basta a calmare la bagarre scoppiata ieri alla Pisana, dove il destino del giornalista è appeso a una questione tecnica: con le dimissioni Marrazzo è decaduto o no dalla carica di presidente? Se sì, ha perso anche la poltrona di consigliere e non ha più diritto a un soldo. In caso contrario continuerà a percepire lo stipendio fino alla nomina del successore. Compresi ottomila euro netti tra diaria e rimborsi spese per i collaboratori e 70 mila euro lordi all'anno per la guida della fondazione del Policlinico Tor Vergata.
IMBARAZZO - «Se fossi nei panni di Marrazzo — sottolinea il consigliere del Pd Alessio D'Amato — toglierei la Regione da questo imbarazzo. Sarebbe un atto di buon senso». D'Amato è presidente della commissione Affari statutari e per questo qualche giorno fa l'ufficio stipendi della Pisana gli ha chiesto un parere: continuare a pagare o chiudere i cordoni della borsa? «Lo Statuto della Regione — spiega D'Amato — prevede che il presidente eletto è anche consigliere. Quindi, visto che Marrazzo si è dimesso irrevocabilmente dalla carica di governatore, è decaduto anche dall'altra». Facile, no? Non proprio, almeno a dar retta a Donato Robilotta (Sr-Pdl), che lo Statuto lo ha scritto: «Tecnicamente — chiarisce — Marrazzo è ancora presidente della Regione per l'ordinaria amministrazione. E quindi è anche consigliere. Non c'è però nessun obbligo di legge a restare: se ci fosse una precisa dichiarazione di volontà da parte di Marrazzo, si dovrebbe dichiararne la decadenza». Insomma, per Robilotta tocca all'ex governatore scegliere: il Pdl non preme per «licenziare» l'ex presidente.
LEGGI TUTTO:
http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_08/marrazzo-verso-ritorno-rai_213505aa-cc20-11de-b450-00144f02aabc.shtml

Nessun commento:

Posta un commento