giovedì 3 dicembre 2009

No B-Day, la Rai nega diretta tv e Di Pietro s'infuria: ''Niet sovietico, colpa del Pd''

Roma, 3 dic. (Adnkronos/Ign) - La Rai ha negato la diretta televisiva per il No B-Day del 5 dicembre scatenando la reazione indignata di Antonio Di Pietro. Il leader dell'Italia dei Valori parla di ''niet sovietico'' e denuncia "l'irresponsabilità del servizio pubblico che segue due pesi e due misure: solo perché si tratta di una manifestazione non di regime ma contro il regime viene impedita la possibilità di conoscere l'altra versione dei fatti sul malgoverno Berlusconi".
"Ci avevano detto che le dirette si fanno solo per manifestazioni istituzionali o promosse da gruppi presenti in Parlamento - lamenta Di Pietro - e allora noi come gruppo parlamentare abbiamo chiesto formalmente che la Rai seguisse l'evento per dar voce alla società civile, rispetto alla quale noi facciamo un passo indietro". Il leader dell'Idv lancia dunque un "appello al presidente della Rai e alla commissione di Vigilanza affinché ripensino il rifiuto dell'azienda. Altrimenti, sarebbe la conferma che stiamo in un regime". Di Pietro punta il dito contro il Partito democratico per la decisione della Rai: ''Se la dirigenza del Pd avesse accettato di metterci la faccia, oggi la Rai non avrebbe avuto il coraggio di dire no alla diretta''. "Il Pd manca di coraggio - gli fa eco l'europarlamentare dell'Italia dei Valori Luigi de Magistris - e sceglie di restare vittima del calcolo partitico, della logica di una politica troppo 'salottiera', mentre l'informazione Rai è sacrificata sull'altare della censura pubblica. A godere di tutto questo? Il 'fuggitivo' dalla legge, cioè Silvio Berlusconi''.
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