Bologna, 1 lug. (Adnkronos) - Si è ucciso sparandosi un colpo di pistola alla tempia durante una perquisizione dei suoi ex colleghi nell'ambito di un'inchiesta in cui era indagato con altre 9 persone, tra cui altri 4 finanzieri in servizio. Così è morto questa mattina il generale in pensione della Finanza Angelo Cardile, di 68 anni nella sua abitazione di via Nadi, alla periferia di Bologna.
I militari verso le 7 hanno bussato a casa sua per eseguire una perquisizione su disposizione della pm della Procura felsinea, Antonella Scandellari che sta coordinando le indagini sulla 'Rimini Yacht ', la società riminese con sede legale a Bologna accusata di una maxi truffa. I reati ipotizzati nell'inchiesta della pm Scandellari sono a vario titolo: corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale e emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Secondo quanto si è appreso il generale ha letto il provvedimento e ha chiesto ai suoi ex colleghi di poter andare in camera da letto per vestirsi. Una volta dentro ha preso una pistola dall'armadio e si è ucciso. In casa in quel momento c'erano la moglie e la figlia. Stamattina i finanzieri hanno eseguito altre perquisizioni in varie località.
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