Gli articoli come quello che state per leggere, solitamente, non riscuotono molto successo tra i lettori italiani, i quali, abituati come sono a leggere giornali che fanno della faziosità e della strumentalizzazione la propria filosofia comunicativa, si sentono spaesati e minacciati quando inciampano in qualche notizia che mostri un barlume di obiettività. In effetti, il lettore medio che abita il bel paese, se ci consentite tale definizione generalista, ha la tendenza nevrotica a storcere il naso e a cadere in devastanti crisi d’identità ogni volta che incontra articoli capaci di demolire (anche solo in piccola parte) le sue dogmatiche convinzioni pseudopolitiche. Ciò che rischia lo scrivente di questo pezzo, dunque, è quello di essere tacciato di bieco berlusconismo e, magari, di essere visto come l’oscuro membro di una società masso-pluto-giudaico-rettiliana. La verità, battute e provocazioni a parte, dobbiamo imparare ad accettarla in tutta la sua crudezza; senza per questo scivolare nel qualunquismo figlio del disfattismo rassegnato alla "così fan (son) tutti".
Continua ...
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