domenica 27 marzo 2011

Frattini, asse Italia-Germania, per esilio Gheddafi

Frattini, asse Italia-Germania, per esilio Gheddafi

Il regime di Gheddafi chiede il cessate il fuoco.

Roma - I ribelli libici, sostenuti dagli attacchi aerei della coalizione hanno riconquistato le città di Agedabia e Brega, e nelle prossime ore anche la piccola cittadina di Bisher, dovrebbe essere liberata. Il regime di Muammar Gheddafi, ha chiesto la fine degli attacchi aerei della coalizione internazionale e ha lanciato un nuovo appello per una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu. L'appello è giunto dopo gli intensi bombardamenti degli alleati lungo la strada che collega Ajbadiya, la strategica città orientale riconquistata ieri dagli insorti, e Sirte, la città natale del colonnello. Un portavoce del regime, Ibrahim, ha definito l'offensiva "sanguinaria, immorale e illegale" e ha nuovamente parlato di "numerose vittime tra i militari ma anche tra i civili". Il Ministro degli Esteri intervistato da ''La Repubblica'', ha detto che l'Italia non cederà l'iniziativa a Sarkozy e Cameron, ma lavorerà insieme alla Germania, per una soluzione diplomatica alla crisi libica. Questa collaborazione tra Italia e Germania dovrebbe portare all'esilio del colonello Gheddafi: "In questi giorni difficili l'Europa forse ha perso dei pezzi, noi non vogliamo perdere la Germania e un'evoluzione verso il cessate il fuoco ne renderà più facile il rientro. Noi lavoriamo per percorrere insieme con loro l'ultimo tratto di strada, cerchiamo di tenere insieme l'Europa".

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