lunedì 28 marzo 2011

NATO COMANDERA' OPERAZIONI BOMBARDATE SIRTE E TRIPOLI

(AGI) - Bruxelles, 27 mar. - Accordo raggiunto a Bruxelles tra i 28 ambasciatori del Consiglio Atlantico della Nato: all'Alleanza sara' affidato il comando di tutte le operazioni militari previste dalla risoluzione 1973 delle Nazioni Unite sulla Libia. Lo riferiscono fonti dei Ventotto. La Nato sara' quindi responsabile non solo dell'applicazione della no-fly zone e dell'embargo navale - compiti gia' assegnati a bruxelles - ma anche le operazioni di attacco al suolo a difesa dei civili, finora competenza esclusiva della cosiddetta 'coalizione dei volenterosi' guidata dagli Usa, cui hanno partecipato anche in prima battuta Francia Gran Bratagna, oltre Canada e Italia.

Raid aerei sono in corso a Sirte citta' natale di Muammar Gheddafidove sono state avvertite due forti esplosioni. A Sirte sono stati spostati da qualche ora da Tripoli alcuni giornalisti occidentali.

Con il calare della sera i jet della coalizione tornano in azione sopraTripoli. Almeno sei esplosioni sono state avvertite nella capitale libica.

Jet francesi hanno bombardato blindati delle truppe di Gheddafi e "un grande deposito di armi" nelle regioni di Misurata e Zintan. Lo riferisce lo Stato maggiore di Parigi, specificando di aver effettuato i raid in ossequio alla risoluzione 1973 delle Nazioni Unite che autorizza la difesa dei civili libici "con tutti i mezzi possibili".

Gli Stati Uniti cederanno quindi alla Nato il comando di tutte le operazioni "a protezione dei civili e le aree abitate minacciate dagli attacchi del regime di Gheddafi", ha riferito un alto funzionario dell'alleanza sottolineando che ora laNato ha il totale controllo di tutti gli aspetti delle operazioni ponendo fine a circa una settimana di querelle sulla catena di comando che vedeva la Francia di Nicolas Sarkozy opporsi a cedere il controllo dei raid. Martedi' alla conferenza di Londra dei 35 ministri degli Esteri, della Lega Araba e dell'Unione Africana si verifichera' se affiancare al comando militare una sorta di "cabina di regia" politica come vorrebbe sempre l'inquilino dell'Eliseo.

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