martedì 31 maggio 2011

Se l'acqua è più salata c'è poco da ridere

di SALVO FICARRA e VALENTINO PICONE

Fate finta di essere seduti a teatro, in attesa di seguire un comico che sta per fare il suo monologo. Adesso il comico entra in scena tra gli applausi della gente, guadagna il centro del palco e comincia: "Signore e signori, buona sera. Come saprete già, vogliono privatizzare l'acqua. Però dicono che non privatizzano l'acqua, ma privatizzano la gestione dell'acqua (risate). Spiego meglio... Dicono che l'acqua rimane pubblica, solo che se la vuoi te la vendono i privati (risate). Dicono che in questo modo miglioreranno i servizi di fornitura (risate). Dicono che dietro la privatizzazione dell'acqua non ci sono interessi di nessuna lobby (risate). Dicono pure che le bollette non aumenteranno" (risate). Fine del monologo, applausi e sipario.
Adesso segnate con una X le battute che vi hanno fatto più ridere, tra quelle che vi abbiamo segnalato noi... Fatto? Bene. Se avete segnato con la X tutte le battute da noi indicate, vuol dire che la pensate esattamente come noi.
Il cabaret - come diceva un nostro carissimo amico - è quella cosa, ca i cristiani arririnu... ma ci fussi ri chianciri". La verità, insomma, è che il nostro amatissimo Paese si è trasformato in un enorme palcoscenico, dove per far ridere basta raccontare la realtà così com'è, senza aggiungere altro. Non c'è bisogno di ricorrere a paradossi, forzature ed esasperazioni. Da noi è tutto molto più facile: apri un giornale e ti veni r'arririri... anche se in realtà ci fussi ri chianciri.
Per esempio: è stato dimostrato ampiamente che il nucleare è antieconomico e pericoloso? (Prova ne è che stanno chiudendo le centrali atomiche in tutta Europa). Non importa, da noi si propone di fare il nucleare (risate). Ancora: è stato dimostrato ampiamente che laddove l'acqua è stata privatizzata i servizi non sono migliorati e le bollette si sono triplicate? Non importa. Noi la privatizziamo lo stesso (risate). Ci fussi ri chianciri... ma arriremu.
Continua ...

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