martedì 31 maggio 2011

Picchiato a morte il reporter di Aki Shahzad: fratture e ferite sul corpo

Syed Saleem Shahzad
Islamabad, 31 mag. - (Adnkronos/Ign) - Si spegne ogni speranza. E' di Syed Saleem Shahzad il cadavere rinvenuto oggi nel Punjab, a 150 km da Islamabad. Sarebbe ''stato picchiato a morte'' il corrispondente di Aki-Adnkronos International, scomparso da Islamabad domenica sera. E' quanto apprende AKI da fonti pachistane che stanno seguendo il caso.

''I medici che hanno effettuato l'autopsia hanno rilevato che aveva lecostole rotte, ferite su un fianco e sulle gambe, il volto pieno di lividi''. Di "segni di tortura" sul corpo del giornalista avevano parlato ancora prima reporter locali.

Il cadavere sarebbe stato ritrovato a ''40 km dalla sua auto'', ''in un canale nei pressi di Sarai Alamgir'', dicono le fonti, secondo le quali al corpo del giornalista era stata data ieri sera ''una sommaria sepoltura'' da parte di una ong locale, nei pressi del villaggio di Head Rasool. Era infatti fallito un iniziale tentativo di identificarlo, vista la distanza dall'auto, su cui si trovavano i documenti. L'area, aggiungono, ''non è dotata di un obitorio''.

Un'altra fonte spiega che la segnalazione del ritrovamento del corpo è arrivata alla polizia contemporaneamente a quella dell'auto. Una circostanza che desta sorpresa, visti i 40 km che separavano il cadavere dal veicolo. Per le fonti, infine, ''non ci sono al momento elementi per stabilire chi lo abbia rapito e ucciso''.

E' stato il fratello di Shahzad, insiema ad altri familiari, ad identificare il corpo del reporter dalle foto scattate da un giornalista locale che le ha inviate alla famiglia. Secondo le fonti interpellate dall'Adnkronos, il riconoscimento è "inequivocabile". I familiari di Shahzad si sono poi recati sul luogo dove è stato ritrovato il cadavere del giornalista.

Da parte sua, il primo ministro pakistano Yousuf Raza Gilani ha ordinato un'inchiesta sul rapimento e l'uccisione di Shahzad. Gilani, riferisce il quotidiano Dawn, ha promesso che i responsabili della morte del giornalista verranno "assicurati alla giustizia". Il premier nell'esprimere "profondo dolore" per la morte del reporter ha detto che il governo attuale crede fermamente nella libertà dell'informazione considerandola un ingrediente essenziale per rafforzare i valori democratici e la cultura.
Continua ...

Nessun commento:

Posta un commento