martedì 31 maggio 2011

Premier: ''Ora la riforma del fisco. Tremonti propone, non decide''

Berlusconi con Tremonti (Adnkronos)
Roma, 31 mag. (Adnkronos) - ''Se volete sapere il mio stato d'animo, sono assolutamente sereno". Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti al Quirinale nel corso del ricevimento per il 2 giugno.

A proposito delle amministrative il Cavaliere ammette solo che "abbiamo mancato nella comunicazione" ma da oggi in poi "comunicheremo ogni settimana" le realizzazioni dell'esecutivo. Il premier si lamenta nuovamente della "tenaglia" informativa negativa nei confronti del governo e della maggioranza: "La televisione, la stampa, la radio: nessuno è stato a nostro favore e Mediaset si è tenuta lontanissima dalla politica".

Berlusconi riferisce poi quanto gli avrebbe detto il presidente Usa Barack Obama durante il vertice di Deauville, dopo il faccia a faccia delle polemiche: "Non ti faranno cadere ma sono sicuro che, se dovessero farlo, cadrai in piedi...".

Commentando poi, con uno degli ospiti del ricevimento ai Giardini del Quirinale, il dato uscito dalle urne, Berlusconi osserva: "Abbiamo preso un gol, ma siamo sempre 4 a 1, perché abbiamo vinto le politiche, le regionali, le europee, le precedenti amministrative. E abbiamo ancora davanti a noi due anni di gioco, quindi...".

Il premier dunque guarda avanti e indica gli obiettivi dei prossimi 2 anni di legislatura. "In cima all'agenda del governo c'è la riforma del fisco", ha detto. Poi spiega: "Abbiamo la maggioranza per fare la riforma del fisco e quella dell'architettura istituzionale". Quanto all'insieme delle misure relative al fisco, sia dal punto di vista della riforma generale che al fine di arrivare ad una riduzione dell'imposizione per i contribuenti, a chi gli obietta una possibile 'freddezza' del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il premier replica secco: "Non è Tremonti che decide, Tremonti propone...". Il Cavaliere ricorda le drastiche misure adottate da Paesi come Germania, Gran Bretagna e Francia. Inoltre cita quanto appreso nel recente vertice bilaterale in Romania: "Hanno licenziato il 15% dei dipendenti pubblici, tagliato il 25% degli stipendi pubblici, hanno aumentato l'iva al 25% mentre hanno aumentato l'età pensionabile e ridotto quella cassa integrazione che noi invece abbiamo esteso". Quindi "ridurre le imposte sarebbe facile se cominciassimo a fare quello che fanno negli altri Paesi" e che invece il premier non vuole prendere in considerazione.
Continua ...

Nessun commento:

Posta un commento