venerdì 10 giugno 2011

Cesare Battisti, ora Silvio fa l’ipocrita col Brasile. Come fece con Gheddafi

Il ritorno della politica estera del pupo offeso: dopo la Libia tocca a Lula.

Cesare Battisti è latitante in Brasile almeno da prima del 2007, anno in cui viene arrestato a Copacabana: come a dire, non da ieri. Eppure oggi, dopo la discussa decisione del Tribunale Supremo Federale che ha restituito la piena libertà al terrorista del Proletari Armati per il Comunismo, gruppo stragista degli anni ’70, solo oggi Franco Frattini annuncia che l’ambasciatore italiano può comodamente lasciare Brasilia perchè abbiamo improvvisamente litigato con le bionde spiagge di Rio.

VIA L’AMBASCIATORE – S’è detto di tutto a seguito della decisione del TSF. Che bisognava boicottare i mondiali brasiliani; che bisognava evitare di andarci in vacanza, in Brasile; che bisognava entrare in sciopero della fame. Fino, appunto come abbiamo detto, al ritiro della rappresentanza diplomatica in sede.

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