mercoledì 27 luglio 2011

Assunzioni in cambio di denaro Arrestato giornalista che accusò Bocchino


Il reato ipotizzato è quello di calunnia. Giancarlo Battista presentò un esposto contro il vicepresidente di Fli, sostenendo che aveva  ricevuto denaro da numerose persone in cambio della promessa di farle assumere alla Camera dei deputati

ROMA - Sono scattate le manette e un ordine di custodia in carcere per il giornalista pubblicista Giancarlo Battista, che due mesi fa accusò, con un esposto, il vicepresidente di Fli Italo Bocchino d'aver ricevuto denaro da numerose persone in cambio della promessa di farle assumere alla Camera dei deputati. Il provvedimento con il quale si contesta a Battista il reato di calunnia è stato firmato dal gip Barbara Callari su richiesta del procuratore aggiunto Alberto Caperna. A carico di Battista, arrestato oggi dai carabinieri del nucleo investigativo comandato dal maggiore Lorenzo Sabatino c'è un altro procedimento che lo vede indagato per truffa e associazione per delinquere con Massimiliano Polzelli e Giorgio Limardi. In questa indagine sono anche indagati per favoreggiamento altre due persone.

Secondo il procuratore aggiunto Alberto Caperna, che ha ottenuto dal gip l'ordine di cattura per Battista, che è difeso dall'avvocato Donato Prillo, il denunciante e le persone a lui collegate, tra il 2006 e il 2011, spendendo il nome di numerosi esponenti politici di vari partiti e, a cominciare dal 2011 anche quello di Bocchino, avrebbero truffato almeno 40 persone che complessivamente hanno sborsato più di 2 mln di euro nella speranza di trovare un posto di lavoro.

L'indagine, cominciata nel maggio scorso sulla base dell'esposto di Battista, aveva sin dal primo momento provocato l'iscrizione del denunciante nel registro degli indagati per le accuse di calunnia e truffa. Alla denuncia Battista aveva allegato diversi documenti a sostegno delle sue accuse. Tra l'altro è stata sottoposta dal magistrato una perizia tecnica su una conversazione registrata. L'esperto che ha esaminato il materiale aveva dato per possibile che uno degli interlocutori potesse essere Bocchino. Ma alla fine della registrazione si sente chiaramente una frase che ha insospettito Caperna. In particolare una delle voci dice "Come sono andato?" e l'altro interlocutore risponde "Benissimo". Ciò ha fatto ritenere che si tratta di un documento fatto ad arte e da qui i provvedimenti del magistrato.

L'arresto di Battista è stato contemporaneo a varie perquisizioni tra le quali una in una tipografia e l'altra a casa di Polzelli. Gli investigatori hanno sequestrato oggetti di cancelleria, falsi documenti intestati alla Camera dei deputati e anche per quanto riguarda Polzelli buste paga e lettere di assunzione tutte regolarmente false che secondo il magistrato servivano per convincere gli aspiranti all'assunzione ad accettare le proposte e a pagare somme di danaro.

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