mercoledì 27 luglio 2011

Quelli che stanno con Borghezio


Allarmante ondata di solidarietà sul web per l’europarlamentare leghista che reputa accettabili le farneticazioni del mostro norvegese
E’ finita l’epoca delle giustificazioni, perché non esiste motivo che possa rendere meno amara la mattanza che nei giorni scorsi ha sconvolto non solo la Norvegia ma l’intero mondo. Una pagina di follia che non è dovuta a videogiochi, droghe e compagnia bella masemplicemente alla proliferazione di idee imbecilli e idiote che basandosi sull’odio illogico contro il diverso avallano, volenti o nolenti, la diffusione di un sentimento violento che può sfociare in esempi terribili come quello abnorme del “templare europeo”, ma anche in piccoli atti di microcriminalità quotidiana di cui tante volte abbiamo purtroppo letto sui nostri quotidiani.
EPPURE - Nonostante l’evidente idiozia di un’idea politica che si basi sull’odio verso chi è semplicemente diverso – perché di questo si tratta, senza nascondersi dietro un dito – evidentemente non siamo ancora arrivati a un livello di civiltà e cultura tale da saper capire quando dire basta ai clown che purtroppo ci rappresentano all’estero. E’ il caso di Mario Borghezio, europarlamentare impegnato nella commissione per le libertà civili (sic), che giusto nei giorni scorsi si era slanciato in una timida difesa delle idee del pazzo omicida norvegese. La notizia è che ci sono addirittura persone che gli danno ragione: gente che non è in grado di comprendere che i problemi di un paese – nella fattispecie il nostro – non sono dovuti agli immigrati. Anzi: se ci fossero solo loro, forse staremmo meglio. E quindi nel fan club ufficiale dell’europarlamentare (arisic) leggiamo endorsement come “mario è riuscito a dire ciò che volevamo sentirci dire! lasciamo il multiculturalismo all’america, non lasciamo che la Padania diventi una merda come gli Stati Uniti!!! E fuori dall’UE!!!” oppure “Ecco, noi patrioti padani siamo per lo ius sanguinis.” Noi patrioti padani. Siamo messi peggio di quanto pensassi, buon Dio.
Continua ...

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