giovedì 28 luglio 2011

Processo lungo, la nuova legge ad personam


Opposizione ed Anm condannano il provvedimento sul quale il governo ha appena posto la questione di fiducia
Per il senatore di Fli Giuseppe Valditara il governo vuol semplicemente “compiacere interessi particolari di indagati eccellenti”. Per la capogruppo delPd Palazzo Madama Anna Finocchiaro l’esecutivo ha “la necessità di salvare” Berlusconi “da uno dei suoi tanti processi”. Per Massimo Donadi, deputato Idv, la maggioranza “pensa solo a salvare il Presidente del Consiglio dai suoi problemi giudiziari”. Francesco Rutelli (Api) parla di “ennesimo provvedimento ad personam”. Tutto mentre il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini invita il premier e i suoi ad impegnarsi per risollevare l’economia. E qualcuno (come Luigi Zanda, senatore Pd) grida al “regime”.
DI PIETRO: “FAVORE ALLA MAFIA” – Sono duri commenti e reazioni dell’opposizione alla fiducia posta dal governo al Senato alla proposta di legge parlamentare sul processo lungo. Gli esponenti della minoranza parlamentare denunciano come, pur di scudare il Cavaliere da inchieste e sentenze, Pdl Lega Nord evitino di fronteggiare la crisi economica e la sfiducia dei mercati internazionali rispetto al nostro paese palesata da crollo della Borsa ed aumento dello spread tra titoli italiani e bond tedeschi. Secondo Antonio Di Pietro il testo arrivato inParlamento tutela la criminalità organizzata: “Queste norme permettono a Berlusconi di aggiustare i suoi processi e impediscono alla giustizia italiana di funzionare. Non a caso, viene colpita la norma varata all’indomani della strage di Capaci, con la quale veniva fatta salva l’acquisizione delle sentenze definitive, di modo che, anche nei processi di mafia, si potrà riaprire all’infinito la lista dei testimoni. Di fronte a tale scelleratezza non resta che la mobilitazione di massa: costi quel che costi. E’ ormai improcrastinabile salvaguardare la democrazia e lo Stato di diritto”.
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