domenica 21 agosto 2011

Sei autistica? Per ascoltare il concerto porta il certificato…

Lettera di una madre che chiedeva un posto adeguato all' handicap della figlia

Siamo un paese di finti invalidi. La Guardia di Finanza ha dato in questi giorni notizia che nei primi sette mesi di quest’anno ne ha beccati tremila. La fantasia illimitata nell’arraffare ha ancora una volta compiuto il miracolo di far guidare ciechi, correre paralitici, riscuotere la pensione a defunti (612 presunti zombies per l’esattezza ogni mese facevano la fila alle poste per riscuotere l’ assegno). Anche 270 stranieri hanno imparato velocemente alla scuola della nostra corte dei miracoli, in parecchi hanno provato a chiedere il sussidio pubblico per il mantenimento di anziani genitori, dopo averlo ottenuto hanno rispedito i vecchi al paese d’ origine, questo è costato 6,2 milioni di euro, sottratti a chi realmente ne aveva bisogno. Solo qualche mese fa l’ inchiesta di un Procuratore gettò nell’ imbarazzo alcuni robusti calciatori del Bologna, che usufruivano di permessi per la sosta auto destinati a disabili. Il club rossoblu ne uscì dichiarando che i permessi (almeno sei) erano tutti associati a una collaboratrice disabile del Bologna Calcio, che a causa del suo handicap veniva accompagnata a far commissioni dai calciatori con le loro auto personali… Verrebbe da domandarsi quale sia in questo caso l’iter di censura a medici e funzionari di manica larghissima che hanno avvallato ogni falso invalido certificandone problemi inesistenti, quali provvedimenti saranno presi per sanzionare, punire, isolare i furbastri della carrozzina e i loro complici. Una prima ricaduta del polverone mediatico pare al momento essere un successivo onere per chi il problema della disabilità già lo porta ogni giorno sulle sue spalle. Sintetizzo qui una nota pubblicata ieri sul profilo Facebook della madre di una ragazza autistica. Era andata a comprare dei biglietti per un concerto di musica napoletana di cui la figlia è appassionata, domandando dei posti lontani dagli altoparlanti (gli autistici sono ipersensibili nell’udito e soffrono di rumori normalmente tollerabili per normodotati) si è sentita chiedere un certificato d’invalidità. Documento che, tra l’altro, non è certo mancato ad ogni truffatore o falso invalido che per anni ha riscosso indebitamente la pensione.

Continua ...

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/obliquamente/hrubrica.asp?ID_blog=347

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