sabato 12 novembre 2011

Alluvione a Messina, diciotto indagati

Disastro e omicidio colposo plurimo le ipotesi di reato. A Giampilieri nel 2009 morirono 37 persone

MESSINA - Due anni fa l'alluvione che travolse e devastò Giampilieri, Scaletta Zanclea e Itala provocando 37 morti. Adesso la procura di Messina ha chiuso le indagini. Gli indagati sono diciotto, per le ipotesi di reato di disastro e omicidio colposi plurimi. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Guido Lo Forte e dai sostituti Adriana Sciglio e Stefano Ammendola.

MANCATI INTERVENTI - Gli avvisi di conclusione delle indagini, notificati o in corso di notifica, riguardano il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, quello di Scaletta Zanclea, Mario Briguglio, l'ex commissario straordinario del Comune di Messina Gaspare Sinatra, l'ex responsabile della Protezione civile regionale Salvatore Cocina, il capo di gabinetto dell'assessorato regionale Territorio ed Ambiente Giovanni Arnone, i geologi Antonino Savoca, Alberto Pistorio, Tiziana Flora Lucchesi, Salvatore Cotone e i progettisti dei lavori eseguiti nei torrenti di Divieto e Racinazzi straripati in occasione del disastro del primo ottobre 2009 a Scaletta Zanclea, Francesco Triolo, Salvatore Di Blasi, Stefano Bello, Giovanni Garufi, Carmelo Antonino Melato, Agatino Giuseppe Manganaro, nonchè i tecnici Giuseppe Rago, Felice Grasso e Giovanni Randazzo. La procura - sulla base di una corposa consulenza tecnica - punta l'indice contro i mancati interventi di messa in sicurezza del territorio dopo l'alluvione dell'ottobre 2007 che doveva mettere in preallarme visto che si sarebbe trattato di una tragedia solo annunciata. (fonte Agi)

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