In centinaia assediano Palazzo Chigi, molti i turisti che non vogliono perdersi gli ultimi istanti da premier del Cavaliere.
ROMA - Grande folla a via del Corso e in Piazza Colonna, che è off limits eccezion fatta per giornalisti e cameraman assiepati davanti a Palazzo Chigi in attesa prima che si concludesse l'incontro tra il premier Silvio Berlusconi e Mario Monti, poi dell'uscita del premier dopo l'ultimo consiglio dei ministri. Oltre alla stampa italiana, giornalisti e televisioni da tutto il mondo, tv giapponesi, corrispondenti francesi, spagnoli e tedeschi. Ai lati della piazza la folla aumenta di minuto in minuto. A creare un piccolo show con tanto di applausi e grida "brava, brava" è stata Annarella, l'ormai famosa anziana signora che diverse volte si è fermata a parlare con i politici (ultimo in ordine di tempo Umberto Bossi) che di fronte a tv e fotografi ha promesso di ubriacarsi non appena Berlusconi rassegnerà le sue dimissioni. «Berlusconi, dimissioni!», è il coro scandito da centinaia di persone a via del Corso, tra la Camera dei deputati e Palazzo Chigi. La folla, raggruppata a ridosso delle transenne, mostra cartelli di ogni genere: «12 novembre, festa di liberazione»; «Bye bye Silvio party»; «Game over». «Seguiremo Silvio dappertutto - dichiara uno dei manifestanti al megafono - da Palazzo Chigi a Palazzo Grazioli, da Palazzo Grazioli al Quirinale, dove canteremo l'Alleluia. Abbiamo già contattato gli strumentisti». La gente canta: «Noi siamo italiani, abbiamo un sogno nel cuore, Berlusconi a San Vittore». Tra la folla sono apparsi cartelli in cui si ringrazia il presidente della Repubblica: «Grazie Napolitano» c'era scritto su un grande foglio, mentre un altro riportava la scritta: «Finalmente». «Questa sarà la sua ultima cena» esclama con soddisfazione uno dei tanti ragazzi. Ad occupare il marciapiede che separa la piazza da via del Corso, non solo adulti ma anche giovanissimi, italiani e stranieri, provenienti dalla Spagna, dalla Germania, dall'America, che alla notizia delle ultime ore del premier non hanno saputo rinunciare a fermarsi. «Dobbiamo fare una foto, è un momento indimenticabile», dice una giovane spagnola. Molti, tra la folla, sono entusiasti della soluzione adottata e pronti ad accogliere il nuovo esecutivo. «Al momento non potevamo permetterci le elezioni - commenta un ragazzo raccogliendo iconsensi di chi gli è accanto - Monti sarà un ottimo traghettatore». E ancora: «Stavamo andando a fondo, Monti è più credibile». Sono decisi a restare, ad aspettare nella speranza di intravedere qualcuno varcare la soglia del Palazzo del governo. «Voglio vedere Berlusconi in faccia, adesso che ha le ore contate - dice una donna - Finalmente dopo la mezzanotte diventerà giorno». Davanti alla Camera qualcuno sventola un tricolore e alcune bandiere del Fli. Qualcun altro intona cori ('E adesso Berlusconi al 41 bis'). Diverse persone hanno intonato l'inno di Mameli esponendo cartelli con scritte come «12 novembre festa della liberazione». In piazza ci sono giovani ma anche diverse coppie di anziani. «Oggi è un giorno storico, per questo siamo qui» dicono in molti. In Piazza Montecitorio sono sorte discussioni tra diversi gruppi: alcuni hanno criticato la presenza di sostenitori di Fli. «Prima lo avete votato e ora lo criticate».
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