mercoledì 2 novembre 2011

Haaretz: "Israele si prepara ad attaccare l'Iran". RaiNews chiama un giornalista israeliano a fare propaganda

Haaretz: 'Israele si prepara ad attaccare l'Iran'
GERUSALEMME (ISRAELE) - Sconcertante titolo del quotidiano israeliano Haaretz: il premier Netanyahu ha avuto una riunione con il MInistro della Difesa Barak per decidere un attacco contro l'Iran e contro le sue centrali nucleari. Un attacco che potrebbe essere condotto attraverso il lancio di un missile a testata nucleare. L'incontro non è stato confermato da fonti ufficiali, ma il quotidiano si mostra sicuro della sua fonte. Divertente il siparietto che è andato in onda su Rainews: è stato invitato a commentare la notizia (e altre notizie su Israele) il giornalista Yossi Bar, corrispondente della radio nazionale israeliana. Il quale non ha fatto altro che dire che un attacco contro l'Iran è giustificato perchè l'Iran "evidentemente è molto vicina ad avere la bomba atomica" e quindi è' un pericolo e via elencando la solita propaganda tipica dell'estremismo sionista. Ma chissà come mai, si sono dimenticati (e su quella rete se ne dimenticano sempre) di informare su alcuni dati reali. Per esempio, che chiunque in Iran ordini di sparare missili, anche se a testata ordinaria, su obiettivi che non siano esclusivamente militari o se il missile uccide un civile, questa persona viene condannata a morte, per aver violato ben due fatwa (nella religione islamica è un precetto contingente invilabile stabilito da un esponente religioso; chi lo viola, rischia di essere ucciso). Infatti, fu lo stesso Khomeini durante la guerra tra Iran ed Iraq a stabilire con una fatwa il divieto di usare armi nucleari, chimiche o batteriologiche, a meno che non si fosse assolutamente certi di colpire solo le forze militari nemiche. E una seconda, poco tempo dopo, che vietava anche l'uso di missili a testata esplosiva, senza la certezza di cui sopra. E poichè una fatwa può essere annullata solo da un religioso di pari o maggiore importanza di chi l'ha emessa, se non resuscitano Khomeini o Maometto, appare difficile che le fatwa possano essere revocate. E neanche il Presidente iraniano sfugge alle fatwa

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