mercoledì 2 novembre 2011

Crisi, Napolitano: subito misure governo Berlusconi riunisce i ministri: nulla di fatto

Nuovi contrasti con Tremonti. Quirinale verificherà su larghe intese. Ultimatum imprese. Bersani a presidente Repubblica: Pd pronto. Terzo Polo: premier in Aula prima del G20.

Silvio Berlusconi (foto Alessandro Di Meo - Ansa)

ROMA - Dopo il crollo della Borsa e le fibrillazioni nella Ue alla vigilia del G20, Silvio Berlusconi ha anticipato il suo rientro a Roma e ha tenuto stasera un vertice, infruttuoso, per accelerare le decisioni sulle misure da prendere. Giorgio Napolitano dal canto suo chiede subito misure efficaci, e lo stesso fanno le imprese, mentre le opposizioni chiedono un passo indietro del governo. SONDAGGIO: il governo è chiamato a prendere misure urgenti ed efficaci. Secondo voi saprà farlo? Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dinanzi all'ulteriore aggravarsi della posizione italiana nei mercati finanziari, e alla luce dei molteplici contatti stabiliti nel corso della giornata - si legge in una nota del Quirinale - considera ormai «improrogabile l'assunzione di decisioni efficaci nell'ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee. Il Presidente del Consiglio gli ha confermato il proprio intendimento di procedere in tal senso. Dal canto loro, diversi rappresentanti dei gruppi di opposizione gli hanno manifestato la disponibilità a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all'aggravarsi della crisi. Nell'attuale, così critico momento il Paese può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia. Il Capo dello Stato ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva». Napolitano non parla mai dell'ipotesi di nuovi governi, di esecutivi tecnici o di salvezza nazionale, ma lascia intendere che non può non ascoltare anche le richieste che stanno montando con forza dalle opposizioni e da una ampia fetta di forze sociali. Attraverso «i molteplici contatti stabiliti nel corso della giornata», Napolitano ha potuto constatare la reciproca diffidenza: Berlusconi intende procedere senza coinvolgere le opposizioni; le quali, pur auspicando le larghe intese, ribadiscono di non poter condividere scelte dell'attuale governo. Chiedono una netta discontinuità, ovvero un nuovo esecutivo. Una posizione, quest'ultima, condivisa da sindacati e Confindustria. Berlusconi è atterrato a Ciampino e si è diretto subito a Palazzo Chigi, dove è arrivato poco dopo le 17, senza la consueta tappa a Palazzo Grazioli. Questa mattina la presidenza del Consiglio aveva comunicato che Berlusconi seguiva «l'evoluzione dei mercati finanziari tenendosi in stretto contatto, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta e con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti» e che le misure del Governo «saranno applicate con la consapevolezza, il rigore e la tempestività imposti dalla situazione». Berlusconi ha avuto secondo Palazzo Chigi un lungo e cordiale colloquio telefonico con Angela Merkel. Al centro della telefonata, l'analisi della situazione economica e finanziaria che si è venuta a creare a seguito dell'annuncio della Grecia di indire il referendum. Successivamente Berlusconi ha avuto un colloquio telefonico con il Giorgio Napolitano. Al capo dello Stato ha riferito della telefonata con il cancelliere Merkel e lo ha aggiornato sulla situazione e sulle misure che il governo intende adottare in tempi rapidi.

Continua ...

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