giovedì 24 novembre 2011

Merkel e Sarkozy: fiducia a Monti "L'Italia farà i compiti a casa"

Roma, 24 nov. - (Adnkronos) - Francia, Italia e Germania insieme per la tenuta dell'euro. A Strasburgo il governo Monti ha incassato un attestato di "piena fiducia" dal presidente francese e dalla cancelliera tedesca che hanno espresso la volontà di sostenere e aiutare il governo italiano. L'obiettivo prioritario, ha detto Monti, è la "buona salute della zona euro" e la "tenuta salda dell'euro come punto fondamentale dell'integrazione economica e politica".

Da parte sua l'Italia, ha detto Monti, "farà i compiti a casa" . In primo luogo il presidente del Consiglio conferma "l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013". "La sostenibilità", aggiunge, degli obiettivi di risanamento della finanza pubblica "implica anche una crescita economica, che dia garanzia di una tenuta nel tempo dei migliori equilibri di bilancio. Crescita economica non inflazionistica, non alimentata dal disavanzo significa riforme strutturali". "Ho illustrato ai miei due interlocutori -ha detto ancora il premier- il percorso delle riforme strutturali che intendo apportare all'Italia e in particolare la tempistica di queste riforme strutturali e il modo attraverso il quale, associando le parti politiche e le parti sociali, intendiamo muoverci e abbiamo già incominciato a muoverci".

Riforme strutturali che sono state definite "impressionanti" dalla cancelliera tedesca Angela Merkel che ha ringraziato Monti per l'invito a lei e al presidente francese di rivedersi presto a Roma . ''Noi auguriamo al nuovo presidente del consiglio pieno successo per un lavoro non semplice e lo sosteniamo''.

Il premier si è detto poi "pienamente d'accordo sulla necessità che una volta definite le regole queste vengano applicate senza guardare in faccia ai Paesi grandi e piccoli, vecchi o nuovi per evitare trattative politiche sul rispetto della legge". "Buona parte della perduta credibilità del patto di stabilità è dovuta al fatto che quando Germania e Francia nel 2013 stavano andando in conflitto con quel patto i due governi di quel tempo, con la complicità del governo italiano, sono passati sopra queste indicazioni. E' stato un grosso errore, riconosciuto da tutti. All'epoca io mi battei perché la Commissione denunciasse il Consiglio di fronte alla Corte di giustizia".
Continua ...

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