venerdì 27 gennaio 2012

Architetto si uccide all'ufficio imposte: «Volevate la mia pelle, ora l'avete»


A Créteil, periferia di Parigi, il gesto estremo di un uomo di 55 anni che doveva al fisco francese circa 26mila euro

Il luogo del suicidio (da «Le Parisien») Il luogo del suicidio (da «Le Parisien»)
MILANO - Giovedì pomeriggio, 14 e 30 circa. Un architetto francese di 55 anni entra nell'ufficio imposte di Créteil, periferia di Parigi. Dopo un rapido scambio di battute con un impiegato allo sportello, raggiunge il cortile dell'edificio e si spara un colpo alla tempia con una calibro 38. L'uomo, padre di due figli adolescenti, non lavorava da tempo ed era travolto dalle difficoltà economiche. Doveva al fisco 26mila euro. Prima di suicidarsi, ha lasciato agli uscieri del centro delle imposte un biglietto drammatico: «Volevate la mia pelle, ora l'avete».
«UNA COSA MAI VISTA» - «Abbiamo sentito una forte detonazione - ha testimoniato un impiegato al quotidiano francese Le Figaro -. E' vero che le persone che vengono qui sono spesso snervate, ma una cosa del genere non l'avevamo mai vista».
«RACCOMANDATE TUTTI I GIORNI» - «Tutti i giorni riceveva raccomandate - ha raccontato invece una vicina del 55enne che aveva notato negli ultimi tempi il gran numero di lettere con l'intestazione Centre des impots - lettere dell'ufficio delle tasse, sembrava martoriato dai debiti».
L'INCHIESTA - Sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta. La pistola con cui l'uomo si è sparato era stata caricata con sei colpi. Sembra tuttavia che non avesse alcuna intenzione di fare del male ad altri: il suo è stato solo un gesto eclatante dovuto alla disperazione. Sul suo cadavere è stata in ogni caso disposta un'autopsia.

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