domenica 8 gennaio 2012

Israele minaccia vendetta a hacker saudita


Israele minaccia vendetta a hacker saudita
TELAVIV - Il vice ministro degli Esteri israeliano Danny Ayalon ha minacciato la rappresaglia per vendicare la pubblicazione sul web di decine di migliaia di carte di credito di israeliani per mano di un hacker saudita.
"Israele e' in grado di colpire chiunque ... nessuno puo' fuggire dalle nostra vendetta", ha aggiunto.
Secondo ha reso noto l'amministratore delegato della piu' importante societa' di carte di credito israeliana, un misterioso hacker ha diffuso in rete i dati relativi a migliaia di carte di credito israeliane dopo un'incursione in alcuni siti web. Dov Kotler, AD di Isracard, che dipende dalla banca Hapoalim , ha annunciato in un comunicato che un file contenente i numeri di 40mila carte di credito israeliane e' comparso su Internet, ma secondo la societa' la maggior parte dei dati sarebbero non corretti o non piu' validi. Secondo i media israeliani dietro l'operazione ci sarebbe un gruppo di hacker sauditi. Kotler ha detto che solo i dati relativi a 14mila carte sono validi, tra cui 6.600 emesse dalla sua societa'. Complessivamente, secondo Kotler, sono in uso attualmente circa 7 milioni di carte di credito.
Intanto, la vera identita' del Lupin virtuale, che si fa chiamare Omar, resta sconosciuta. Su di lui si sa solamente quello che lui stesso ha raccontato: ma potrebbe anche trattarsi di vari individui, riuniti sotto un unico pseudonimo. Come ha annunciato lo stesso Omar i dati pubblicati finora sarebbero solo una piccola parte di un database ben più consistente. "Come regalo per il nuovo anno – ha fatto sapere Omar – abbiamo deciso di pubblicare le informazioni personali di 400mila israeliani. Qual è il nostro divertimento? Vedere 400mila israeliani fare la fila davanti alla porta delle loro banche e lamentarsi per le carte di credito rubate. Vedere le banche distruggere centinaia di migliaia di carte e doverle sostituire. Vedere che le carte israeliane sono guardate con sospetto nel resto del mondo, come le carte nigeriane".

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