Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 13 gennaio 2008
G8 ED EUROPA: LA CABINA DI REGIA E’ NEGLI USA
Con l’Air Force One sette paesi in sette giorni. E’ il giro che Bush – tra baci, contestazioni e preoccupazioni - ha compiuto dal 4 all’11 giugno in Europa. Prima tappa quella di Praga, capitale della Repubblica Ceca (con il presidente Vaclav Klaus),; poi un volo nella Germania di Heiligendamm e della Merkel, per il G8. Quindi una rapida incursione a Danzica (con il premier polacco Kaczynski) e poi Roma (con Prodi e Napolitano), in Vaticano (con il papa tedesco Ratzinger), a Tirana (con il presidente Berisha) e, infine, Sofia (con il presidente Parvanov ed il premier Stanishev). Completata la tournee i grandi e Bush tirano le somme. Il presidente americano alla Casa Bianca e Putin al Cremlino dove convoca gli uomini che lo assistono in questa stagione di rapporti tempestosi. Cosa risulta, quindi, da questo panorama europeo? Messi da parte gli scontri ideologici (tradizionali) risulta ancora una volta che il diktat generale viene dagli Usa che continuano a ritenere il vecchio continente come una parte dei loro Stati Uniti. E, precisamente, Stati Uniti d’Europa come vere filiali della casa-madre. Bush parte da Praga per lanciare una frecciata a Putin. Lo accusa di aver «deragliato» dal binario delle riforme democratiche. E approfitta di questa sortita per dire anche che lo scudo spaziale americano è una misura di sicurezza, puramente difensiva, “non contro la Russia, ma contro le vere minacce”. E con questo incipit Busha passa ad Heiligendamm, vicino Rostock, in Germania, dove il 6 giugno parte il summit del G8.
Continua ...
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