sabato 26 gennaio 2008

Per il capo negoziatore iraniano, il nucleare è un diritto di Teheran

Saeed Jalili, segretario generale iraniano del consiglio supremo per la sicurezza nazionale, è da qualche mese il capo negoziatore di Teheran sul programma nucleare. Mentre l'Iran potrebbe subire nuove sanzioni dell'Onu per non aver ottemperato alla richiesta di sospendere l'arricchimento dell'uranio, Jalili risponde alle domande di EuroNews.EuroNews:"Buonasera e benvenuto a EuroNews. Cosa ne pensa della diffidenza dell'Occidente sulla questione della capacità nucleare iraniana?"Saeed Jalili:"E' piuttosto chiaro, oggi, che questi Paesi stanno solo cercando di trovare pretesti per prendere misure contro l'Iran. Gli stessi Paesi avevano un'ottima cooperazione con il dittatore iraniano, all'epoca del vecchio regime, e avevano firmato un accordo nucleare con quel regime. Poi la dittatura è stata abbattuta dal popolo iraniano e allora hanno cominciato a imporre sanzioni contro il nostro Paese e la nostra gente."EuroNews:"La parola chiave è stabilità. La risposta è la stabilità: l'Iran non ispira fiducia agli altri Paesi."Saeed Jalili:"Pensiamo e crediamo che la comunità internazionale sostenga la posizione iraniana sulle sue attività nucleari pacifiche. Piu' di 120 Paesi non allineati hanno appoggiato la posizione iraniana, il suo programma pacifico e i suoi diritti secondo il programma energetico nucleare. Due o tre paesi pensano di essere l'intera comunità internazionale. Persino il rapporto della Cia ha ammesso che l'Iran ora sta portando avanti un programma nucleare pacifico." Continua ... http://www.euronews.net/index.php?page=interview&article=466744&lng=4

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