domenica 24 febbraio 2008

Grillo in piazza Dante per il Munnezza Day "Elezioni illegali, illegittime e antipolitiche"

Lo showman a Napoli per la manifestazione "Il giorno del rifiuto" «Sono venuto a chiedere scusa alla Campania, terra martoriata dalla storia», esordisce così Beppe Grillo al "Munnezza day" di Napoli. Dal palco di piazza Dante l'artista genovese lancia strali contro l'intera classe politica italiana: «Qui avete inventato il manganello consapevole, ad Ariano Irpino e a Pianura sono state colpite delle persone che protestavano in maniera pacifica. Chiedo scusa per Veltroni, Berlusconi, Iervolino e Bassolino»."Le prossime elezioni sono illegali, illegittime e antipolitiche", per questo Beppe Grillo non andrà votare. Il comico genovese lo dice orgoglioso subito dopo la conferenza stampa svoltasi nel convitto Vittorio Emanuele in piazza Dantei. Se non c'è la riforma delle legge elettorale il voto è una gran presa in giro per i cittadini - afferma - perché non si ha la possibilità di scegliere né il rappresentante né il partito e da oggi neanche il programma che è lo stesso fra Pdl e Pd". Secondo Grillo, "Veltroni e Berlusconi ormai si copiano a vicenda. L'unica scelta per il cittadino fra i due non è sul programma ma solo sul colore dei capelli".Non risparmia una stoccata a Umberto Veronesi, fresco candidato del Pd: «Lui è uno sponsor del cancro. Quando lo senti dire che un inceneritore produce emissioni zero, bisogna chiedersi da chi sia sponsorizzata la sua fondazione. Basta un controllo per capire che prende soldi anche dal più grande costruttore di inceneritori d'Europa, la francese Veolia». Grillo comunica poi la sua decisione di non pagare più il sette per cento della bolletta dell'Enel per non finanziare più gli inceneritori e invita tutti gli italiano a seguirlo.Visto il quadro politico, il comico annuncia che diserterà le urne perché «mi sento umiliato, i programmi sono uguali, Berlusconi e Veltroni vogliono le stesse cose». Non si salva ovviamente la classe dirigente campana: «Bisogna sostituirla. Se anche De Gennaro e Ganapini falliscono è finita, il problema è che questi sette milioni di ecoballe non si possono bruciare perché dentro ci potrebbe essere di tutto, perfino Mastella».

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