mercoledì 12 marzo 2008

Bufera Udeur/ L'ex vicesegretario Antonio Satta: "Mastella vattene. E non toccare i soldi del partito"

Non c'è pace per Clemente Mastella. Dopo la rinuncia alla candidatura alle elezioni e l'isolamento da parte di tutti, nell'Udeur esplode la bomba dei finanziamenti. L'ex vicesegretario del Campanile Antonio Satta attacca: "Tutti si aspettano che Mastella rassegni le proprie irrevocabili dimissioni. E non tocchi i soldi del partito". Poi svela: "La sede è intestata ai figli". L'AFFONDO DI SATTA - "Ora che tutto si è concluso, con la presentazione delle liste dei candidati per le prossime elezioni politiche, tutti nell'Udeur si aspettano che Mastella compia l'alto responsabile gesto di rassegnare le proprie irrevocabili dimissioni dalla carica di segretario nazionale del partito, prendendo atto del fallimento totale della sua gestione, che ha portato alla cancellazione dalla scena politica nazionale di una realtà che andava ben oltre la sua famiglia", afferma Antonio Satta, ex vicesegretario politico nazionale dell'Udeur e da poco uscito dal partito. "Il vero problema della 'nave' Udeur - spiega Satta - non è mai stato l'equipaggio, la cosiddetta "ciurma", che è stato sempre all'altezza del suo compito, ma il comandante, che si deve dimettere senza indugi, pena l'affondamento, senza alcuna possibilità di recupero. Decine di migliaia di iscritti, migliaia di amministratori locali, un'esperienza costruita da molti in più di dieci anni di vita politica, sono stati distrutti da Mastella, nel tentativo perseguito fino all'estremo di far eleggere lui o qualcuno della sua famiglia. Abbiamo, al contrario, motivo di ritenere - continua Satta - che Mastella, nella tipica condizione di chi si è barricato dentro il bunker, invece di compiere il famoso passo indietro, che, prendendo atto della sua impresentabilità politica, avrebbe salvato il partito, avvierà la classica operazione di epurazione dall'Udeur di quanti, cioè tutti, non la pensano come lui, sperando, in tal modo, di poter gestire in proprio, fra l'altro, il finanziamento pubblico garantito fino al 2011, i soldi della Cooperativa 'Il Campanile' e la rispettiva sede, peraltro, già intestata ai propri figli". http://canali.libero.it/affaritaliani/mastellacaosbuferanelludeursuisoldidocumentochoc110308.html?pg=2

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